Mario Draghi. L'artefice by Jana Randow & Alessandro Speciale

Mario Draghi. L'artefice by Jana Randow & Alessandro Speciale

autore:Jana Randow & Alessandro Speciale
La lingua: ita
Format: epub
editore: Rizzoli
pubblicato: 2019-10-07T22:00:00+00:00


Ma nonostante la sua disciplina, cautela e concentrazione, alcuni riescono ad andare oltre la facciata, cogliendo scorci dell’empatia, della modestia e del calore umano di solito riservati a familiari e amici: sono gli esponenti della nuova generazione, gli studenti e i giovani agli albori della carriera. Draghi trova sempre tempo da dedicare a loro, e si irrita molto se qualcuno – anche con le migliori intenzioni – cerca di annullare gli appuntamenti. I suoi interventi nelle scuole e nelle università europee o davanti a una platea di giovani alla BCE tendono a essere vivaci e coinvolgenti, molto diversi dagli scambi controllati e distaccati tipici della sua agenda. A volte lascia persino trapelare un umorismo in genere accuratamente celato. «Siamo qui per garantire che l’euro sopravviva, e che quando avrete venti o trent’anni non vi ritroverete con un’altra dracma o peseta» ha scherzato davanti a una sala stipata di liceali nel 2012, promettendo il massimo impegno da parte della BCE in una fase in cui quel rischio era molto concreto. A un evento analogo, l’anno dopo, con aria contrita ma strizzando l’occhio, giura ai colleghi di non accennare mai più alla dracma.

Chi ha avuto il privilegio di venir preso sotto la sua ala parla con molta gratitudine della sua disponibilità. Essendo un ascoltatore attento e sensibile, è considerato un ottimo mentore da una quantità di persone lontane e vicine. Per quanto impaziente quando si tratta di prendere decisioni in merito a una strategia, è molto tollerante nei confronti della sua cerchia di collaboratori, e si premura di conoscerne le situazioni personali. Questo vale anche per i governatori delle banche centrali che in patria subiscono le pressioni del governo e della stampa. Dalla Grecia a Cipro alla Slovenia, spesso sono stati loro a trovarsi in prima linea nelle varie fasi della crisi, fino a subire minacce personali. Draghi è stato sempre al loro fianco, chiamandoli con regolarità, a volte persino due volte al giorno, per chiedere notizie, fare una chiacchierata, o anche solo lasciare un messaggio di incoraggiamento. «C’è molta umanità dietro la sua fredda maschera di banchiere» dice uno dei suoi colleghi.



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